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Sostegno Scolastivo 2025-26

«Tutti gli uomini di qualunque razza, condizione ed età, in forza della loro dignità di persona hanno il diritto inalienabile ad una educazione, che risponda alla loro vocazione propria e sia conforme al loro temperamento, alla differenza di sesso, alla cultura e alle tradizioni del loro paese, ed insieme aperta ad una fraterna convivenza con gli altri popoli, al fine di garantire la vera unità e la vera pace sulla terra».

(Concilio Ecumenico Vaticano II, Gravissimum educationis. Dichiarazione sull’educazione cristiana, 28 ottobre 1965)

 

La Caritas diocesana di Messina Lipari S. Lucia del Mela, seguendo le indicazioni pastorali nell’Arcivescovo, mons. Giovanni Accolla, rinnova il proprio impegno nel contrasto alla povertà educativa, attraverso lo strumento del “sostegno scolastico” rivolto a Parrocchie e realtà ecclesiali, all’interno del più ampio contesto del Patto Educativo. In questo quadro ricordiamo gli obiettivi che papa Francesco ci invita ad assumere come prioritari nelle nostre relazioni educative:

  • METTERE AL CENTRO di ogni processo educativo la persona, il suo valore e la sua dignità, al fine di valorizzarne la specificità, la bellezza, l’unicità e, al tempo stesso, la capacità di rapportarsi con gli altri e con la realtà che la circonda, rifiutando la “cultura dello scarto”.
  • EDUCARE ED EDUCARCI all’accoglienza, aprendoci ai più deboli ed emarginati.
  • PROMUOVERE la piena partecipazione delle bambine e delle ragazze all’educazione.
  • SALVAGUARDARE E COLTIVARE la nostra casa comune.
  • ASCOLTARE la voce di bambini, adolescenti e giovani.
  • CONSIDERARE la famiglia come prima e indispensabile educatrice.
  • IMPEGNARCI a studiare per trovare altri modi di intendere l’economia, la politica, la crescita e il progresso, affinché questi siano veramente al servizio della persona e dell’intera famiglia umana, nella prospettiva di un’ecologia integrale.

Nella Dichiarazione conciliare sull’educazione cristiana, Gravissimum educationis, di cui ricorrerà, proprio dei giorni del Giubileo del mondo educativo (28 ottobre), il sessantesimo anniversario della sua emanazione, viene confermata e rilanciata la missione della Chiesa in ambito educativo. Questo al fine di garantire e rispettare il diritto inalienabile ad una educazione che garantisca l’unità tra i popoli e la vera pace sulla terrà. La Chiesa perciò realizza strutture e attività, impegna persone e risorse, per riconoscere, affermare, assicurare questo diritto fondamentale. Non si tratta di un’opera di supplenza, legata all’emergenza, ma di un compito costitutivo, legato alla missione. L’annuale sostegno scolastico promosso dalla Caritas diocesana, quale organismo pastorale della nostra Chiesa locale, va accolto in questa logica.

Al fine di consentire che le risorse economiche a disposizione siano sufficienti a soddisfare le richieste che perverranno, garantendo il sostegno soprattutto a quanti sono in maggiore necessità, chiediamo ai reverendi parroci e agli operatori pastorali delle Caritas parrocchiali e ai volontari di Associazioni e Movimenti che, dopo aver ascoltato i reali bisogni delle famiglie, si impegnino in un accurato discernimento (anche dopo aver intessuto relazioni con insegnati e Dirigenti Scolastici del territorio).

La domanda con la documentazione prevista dal Bando scaricabile in fondo alla pagina, deve pervenire, entro e non oltre le ore 12.30 di venerdì 31 ottobre 2025 utilizando l’Allegato A.

Il plico dovrà essere consegnato a mano o per posta tradizionale (non fa fede il timbro postale) al seguente indirizzo: Caritas Diocesana Via Emilia 19 Provinciale, 98124 Messina da lunedì a venerdì dalle ore 10.00 alle ore 13.00 o per posta elettronica al seguente indirizzo: ufficiocaritas@diocesimessina.it 

Dovrà, altresì, riportare l’indicazione del mittente e la seguente dicitura o oggetto della mail: “SOSTEGNO SCOLASTICO 2025/2026”.

L’assegnazione del contributo e la relativa quota saranno comunicate entro il 30 novembre 2025 agli indirizzi email indicati nell’Allegato A.

Bando per il sostegno scolastico 2025-26

Allegato A per il Sostegno scolastico 2025-26

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il Direttore della Caritas p. Nino Basile ha sottoscritto il protocollo con la Dirigente Scolastica prof.ssa Celesti

Protocollo d’intesa Caritas – IIS La Farina – Basile

L'accordo segue quello già siglato con Istituto E. Ainis di Messina

Il 17 febbraio scorso è stato firmato il Protocollo d’intesa tra Caritas diocesana e Istituto di istruzione superiore “La Farina – Basile” per l’avvio di due sportelli d’ascolto per studenti.
L’accordo è stato firmato dalla Dirigente scolastica prof.ssa Caterina Celesti e dal Direttore della Caritas p. Nino Basile, alla presenza di Elio Parisi volontario Caritas referente del PATTO EDUCATIVO avviato in città nei mesi scorsi.
Lo sportello di ascolto è già attivo anche presso l’Istituto “E.Ainis” da alcuni anni.
Si rafforza dunque l’impegno della Caritas in favore dei giovani, in tre scuole superiori della Città di Messina nelle zone sud, centro e nord.
Gli sportelli di ascolto rientrano tra le attività del PATTO EDUCATIVO e vedono coinvolte: sr Roberta delle suore francescane dei poveri e tre psicologhe Spadaro, Inferrera e Mondello. In ciascuno dei tre Istituti il servizio sarà attivo due mattine a settimana durante l’orario scolastico.
Il progetto prevede la collaborazione tra un insegnate referente e un team di insegnanti che si faranno promotori del servizio presso gli studenti e i genitori. Il desiderio è quello di mettere a disposizione dei giovani momenti di ascolto e supporto psicologico per la loro crescita umana.
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Grazie alla generosità dei messinesi e alla scelta del nostro Arcivescovo

Sostegno alla formazione dei minori da Messina al Marocco

Il Progetto servirà a migliorare l’accesso all’istruzione per i bambini in sei villaggi remoti nel Comune di Aghbar in Marocco.

Un esempio di Comunità educante che si fa carico dei bisogni educativi dei minori anche in Marocco dove un’associazione di genitori, sostenuta dalle offerte della Visita Pastorale del nostro Arcivescovo, garantirà il trasporto verso la scuola dai villaggi isolati nel comune di Aghbar.

 

Con le offerte provenienti dalle Parrocchie visitate da S.E.R. Mons. Giovanni Accolla saranno acquistati e messi su strada 4 pullmini per il trasporto scolastico che consentiranno ai bambini e alle bambine marocchine di poter frequentare la scuola.

L’accesso all’istruzione è una delle sfide più critiche affrontate dalla popolazione di Aghbar. Per i bambini di questa regione, frequentare la scuola spesso comporta lunghe e pericolose camminate su sentieri di montagna. Ciò ha portato a tassi di abbandono scolastico allarmanti, in particolare tra le ragazze, che sono più vulnerabili ai problemi di sicurezza e al peso fisico di questi viaggi quotidiani. Nonostante la resilienza della comunità, la mancanza di infrastrutture di base, aggravata dalla distruzione del terremoto, ha aggravato le disuguaglianze educative nella regione.

In Marocco, la gestione del trasporto scolastico rientra nella giurisdizione dei consigli provinciali. Questi consigli delegano le responsabilità operative alle associazioni locali, fornendo veicoli e sussidi annuali. Tuttavia, i sussidi forniti sono spesso insufficienti a coprire i costi operativi completi, lasciando molte associazioni incapaci di soddisfare le esigenze delle loro comunità. Ad Aghbar, nove villaggi rimangono completamente inaccessibili agli attuali servizi di trasporto scolastico a causa del terreno difficile e dell’inadeguatezza dei veicoli esistenti. Una valutazione dei bisogni primari ha identificato che sei di questi villaggi potrebbero essere serviti se l’associazione locale fosse dotata di veicoli adattati per strade di montagna strette e accidentate.

A causa del terremoto del 2023 le infrastrutture e le strade sono ancora più precarie e sono stati tanti gli interventi di Caritas Marocco sostenuti anche da Caritas Italiana.

Report Marocco di Caritas Italiana

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Si svolgerà al Seminario Arcivescovile un'assemblea organizzata dall'Ufficio Diocesano IRC

La Comunità Educante una risorsa da attivare: incontro con gli Insegnanti di Religione Cattolica

Martedì 10 dicembre 2024 un seminario di aggiornamento rivolto agli Insegnanti di religione in collaborazione con la Caritas Diocesana

Si terrà martedì 10 dicembre 2024 dalle ore 15.30 alle ore 19.30 un interessante incontro promosso in collaborazione tra l’Ufficio diocesano IRC e la Caritas Diocesana per affrontare il tema: “LA COMUNITÀ EDUCANTE, UNA RISORSA DA ATTIVARE PER CONDIVIDERE UN PROGETTO EDUCATIVO GLOBALE” nell’ambito dell’attuazione concreta del Patto Educativo voluto dal nostro Arcivescovo mons. Giovanni Accolla.

Questo il programma:

  • Ore 15.10 Arrivo e registrazione (il contributo da versare è di € 10,00)
  • Ore 15.30 Preghiera e saluti
  • Ore 15.40 1° intervento (Enrico Pistorino, educatore, segretario della Caritas diocesana)
  • Ore 16.00 2° intervento (Elio Parisi, dirigente scolastico in pensione, volontario Caritas)
  • Ore 16.20 3° intervento (Annalisa Zappani, psicologa)
  • Ore 16.40 Break
  • Ore 17.00 Divisione in gruppi e attività di laboratorio
  • Ore 18.00 Condivisione in assemblea
  • Ore 19.00 Conclusione

In allegato è scaricabile la lettera del Direttore dell’Ufficio IRC, diac. Antonino Andriolo.

10 dicembre Insegnanti di Religione

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Messaggio dell’Arcivescovo per l’inizio dell’Anno Scolastico 2024/2025

Cari Dirigenti Scolastici,
cari Docenti,
cari Alunni e Studenti,

mons. Giovanni Accolla Arcivescovo

rivolgo a voi semplici parole, cariche di affetto, per dirvi che l’arcivescovo Giovanni vi pensa ed è accanto a voi all’inizio di questo nuovo anno scolastico.
Attraverso la Visita Pastorale che sto compiendo ho la gioia di incontrarvi nei luoghi in cui, grazie alla missione di educatori e alle conquiste dell’apprendimento, tutti – nella diversità dei ruoli – incidete la storia del nostro tempo. Custodisco i momenti già condivisi, quanti ancora ne vivremo insieme e la gioia di stare in mezzo a voi.
Varcare la porta della scuola è desiderio di iniziare un cammino sempre nuovo che apre alla conoscenza. È volontà di impegnarsi con responsabilità nel vivere bene il presente, costruendo il futuro senza sciupare alcuna opportunità di crescita integrale. È avere consapevolezza che attraverso la mente e il cuore ciascuno si apre alla relazione con gli altri, al dialogo e al confronto rispettoso. Le pagine dei libri si intrecciano con le pagine scritte e da scrivere nella vostra vita.
Mi sono chiesto: con quale colore scrivere queste pagine? Ho trovato questa risposta: il colore dello stupore! Sì, perché lo stupore sta alla base della conoscenza, dunque del percorso educativo, costituendo un importante fondamento della nostra vita. Lo stupore, inoltre, non ha un solo colore, ma li tiene insieme tutti favorendo trame di prossimità, solidarietà, autenticità, nel confronto costante con le tante voci della storia, che dilatano il cuore e la mente.
Grazie alla meraviglia, alla capacità di stupirsi, vi aprite alla conoscenza, iniziando e continuando un percorso che non ha fine.
Questo desidero augurarvi: un cammino di costante ricerca sui sentieri della conoscenza, avvolti da quello stupore che muove i passi e spinge lo sguardo lontano verso gli sconfinati orizzonti del sapere umano e, ampliandoli ulteriormente, della Sapienza divina che illumina la ragione.
Buon, anzi meraviglioso anno scolastico a tutti.

Messina, 9 settembre 2024

+ Giovanni Accolla
Arcivescovo

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Si riuniranno tutti coloro i quali hanno risposto all'appello del nostro Arcivescovo

27 settembre 2024 Assemblea del Patto Educativo di Messina

Un primo incontro per gettare le basi del Patto voluto da S.E.R. mons. Accolla

Si riunirà per la priva volta venerdì 27 settembre 2024 alle ore 11.00 presso la sede della Caritas Diocesana in via Emilia 19 a Messina l’assemblea degli aderenti all’appello di S.E.R. mons. Giovanni Accolla per l’avvio del Patto Educativo di Messina.

E’ sempre possibile aderire attraverso questo sito, se si condividono i sette punti del Patto Educativo Globale e l’invito del nostro Arcivescovo.

#partecipazione   #sinodalità   #corresponsabilità    #comunitàeducante

I sette impegni del Patto Educativo

Patto Educativo_Arcivescovo

 

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S.E.R. mons. Giovanni Accolla invita tutti ad un "grande patto educativo"

L’appello dell’Arcivescovo a tutta la Comunità educante

Dispersione scolastica, povertà educativa, partecipazione democratica, spopolamento i pericoli per il nostro territorio

«Sento l’esigenza di proporre a tutta la comunità un grande “Patto Educativo” che coinvolga quanti hanno a cuore l’educazione integrale della persona e dei minori in particolare, in ambito ecclesiale e sociale, con tutti i soggetti pubblici e privati della società».
Così l’arcivescovo Giovanni Accolla si esprime nel dare eco e fare sue le sollecitazioni di Papa Francesco, il quale esorta alla realizzazione di un «patto educativo globale» che unisca «gli sforzi in un’ampia alleanza educativa per formare persone mature».
Conducendo un’analisi della situazione attuale, l’arcivescovo ricorda l’esperienza vissuta nel tempo della pandemia ed evidenzia ciò che affligge oggi anche il nostro territorio: atti di violenza, l’aumento delle sacche di povertà, il malaffare, la dispersione scolastica, lo spopolamento dei paesi collinari, la solitudine degli anziani, senza tralasciare la terribile piaga dei disastri causati dall’uomo contro la bellezza del creato, tra i quali incendi e dissesto idrogeologico. Non risparmia l’ambito sociale, osservando l’atteggiamento di indifferenza e sovente di delusione per opere realizzate non per il bene comune che hanno prodotto un allontanamento dalla cultura della partecipazione responsabile alla vita sociale e dalla corresponsabilità.
Il presule mostra il cammino che intende seguire, indicando due coordinate: la forza dirompente del Vangelo e la necessità urgente di intraprendere nuovi percorsi «che mettano al centro l’uomo con le sue fragilità, ma soprattutto con le sue speranze e potenzialità di bene».

Alla luce di tutto ciò si rivolge a tutte le agenzie educative del territorio dell’arcidiocesi, proponendo la realizzazione di un ampio patto educativo, il mettersi in rete per formare persone mature. Nel ringraziare l’opera dei parroci, degli uffici pastorali diocesani e delle aggregazioni laicali, unitamente alle realtà che risponderanno all’invito rivolto, affida alla Caritas diocesana il coordinamento di tale importante e improrogabile progetto.

 

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L'impegno della nostra Chiesa diocesana attraverso Caritas, Parrocchie, Associazioni e Movimenti narrato dagli ultimi Report Povertà

PATTO EDUCATIVO un impegno che continua

Contrasto e prevenzione della povertà educativa, della dispersione scolastica e la prossimità sui territori più difficili di Messina

Continua l’impegno della Chiesa diocesana in favore dei minori, dei giovani e delle famiglie in stato di povertà e a rischio di esclusione sociale. Gli ultimi Report pubblicati a cura della Caritas Diocesana affrontano abbondantemente il problema della dispersione scolastica e della povertà educativa sul territorio e tracciano il quadro di un impegno quotidiano di numerosi soggetti ecclesiali e delle loro collaborazioni tra loro e con le Istituzioni civile e le scuole.

Report Povertà 2019-2020

Report povertà 2020_2021

Report Povertà 2021_2022

 

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I messaggi del Santo Padre Francesco per il lancio del Patto Educativo Globale

Un proverbio africano dice che “per educare un bambino serve un intero villaggio”.

Carissimi,

nell’Enciclica Laudato si’ ho invitato tutti a collaborare per custodire la nostra casa comune, affrontando insieme le sfide che ci interpellano. A distanza di qualche anno, rinnovo l’invito a dialogare sul modo in cui stiamo costruendo il futuro del pianeta e sulla necessità di investire i talenti di tutti, perché ogni cambiamento ha bisogno di un cammino educativo per far maturare una nuova solidarietà universale e una società più accogliente.

Per questo scopo desidero promuovere un evento mondiale nella giornata del 14 maggio 2020, che avrà per tema “Ricostruire il patto educativo globale”: un incontro per ravvivare l’impegno per e con le giovani generazioni, rinnovando la passione per un’educazione più aperta ed inclusiva, capace di ascolto paziente, dialogo costruttivo e mutua comprensione. Mai come ora, c’è bisogno di unire gli sforzi in un’ampia alleanza educativa per formare persone mature, capaci di superare frammentazioni e contrapposizioni e ricostruire il tessuto di relazioni per un’umanità più fraterna.

Il mondo contemporaneo è in continua trasformazione ed è attraversato da molteplici crisi. Viviamo un cambiamento epocale: una metamorfosi non solo culturale ma anche antropologica che genera nuovi linguaggi e scarta, senza discernimento, i paradigmi consegnatici dalla storia. L’educazione si scontra con la cosiddetta rapidación, che imprigiona l’esistenza nel vortice della velocità tecnologica e digitale, cambiando continuamente i punti di riferimento. In questo contesto, l’identità stessa perde consistenza e la struttura psicologica si disintegra di fronte a un mutamento incessante che «contrasta con la naturale lentezza dell’evoluzione biologica» (Enc. Laudato si’, 18).

Ogni cambiamento, però, ha bisogno di un cammino educativo che coinvolga tutti. Per questo è necessario costruire un “villaggio dell’educazione” dove, nella diversità, si condivida l’impegno di generare una rete di relazioni umane e aperte. Un proverbio africano dice che “per educare un bambino serve un intero villaggio”. Ma dobbiamo costruirlo, questo villaggio, come condizione per educare. Il terreno va anzitutto bonificato dalle discriminazioni con l’immissione di fraternità, come ho sostenuto nel Documento che ho sottoscritto con il Grande Imam di Al-Azhar ad Abu Dhabi, il 4 febbraio scorso.

In un simile villaggio è più facile trovare la convergenza globale per un’educazione che sappia farsi portatrice di un’alleanza tra tutte le componenti della persona: tra lo studio e la vita; tra le generazioni; tra i docenti, gli studenti, le famiglie e la società civile con le sue espressioni intellettuali, scientifiche, artistiche, sportive, politiche, imprenditoriali e solidali. Un’alleanza tra gli abitanti della Terra e la “casa comune”, alla quale dobbiamo cura e rispetto. Un’alleanza generatrice di pace, giustizia e accoglienza tra tutti i popoli della famiglia umana nonché di dialogo tra le religioni.

Per raggiungere questi obiettivi globali, il cammino comune del “villaggio dell’educazione” deve muovere passi importanti. In primo luogo, avere il coraggio di mettere al centro la persona. Per questo occorre siglare un patto per dare un’anima ai processi educativi formali ed informali, i quali non possono ignorare che tutto nel mondo è intimamente connesso ed è necessario trovare – secondo una sana antropologia – altri modi di intendere l’economia, la politica, la crescita e il progresso. In un percorso di ecologia integrale, viene messo al centro il valore proprio di ogni creatura, in relazione con le persone e con la realtà che la circonda, e si propone uno stile di vita che respinga la cultura dello scarto.

Un altro passo è il coraggio di investire le migliori energie con creatività e responsabilità. L’azione propositiva e fiduciosa apre l’educazione a una progettualità di lunga durata, che non si arena nella staticità delle condizioni. In questo modo avremo persone aperte, responsabili, disponibili a trovare il tempo per l’ascolto, il dialogo e la riflessione, e capaci di costruire un tessuto di relazioni con le famiglie, tra le generazioni e con le varie espressioni della società civile, così da comporre un nuovo umanesimo.

Un ulteriore passo è il coraggio di formare persone disponibili a mettersi al servizio della comunità. Il servizio è un pilastro della cultura dell’incontro: «Significa chinarsi su chi ha bisogno e tendergli la mano, senza calcoli, senza timore, con tenerezza e comprensione, come Gesù si è chinato a lavare i piedi agli apostoli. Servire significa lavorare a fianco dei più bisognosi, stabilire con loro prima di tutto relazioni umane, di vicinanza, legami di solidarietà».[1] Nel servizio sperimentiamo che c’è più gioia nel dare che nel ricevere (cfr Atti degli Apostoli 20,35). In questa prospettiva, tutte le istituzioni devono lasciarsi interpellare sulle finalità e i metodi con cui svolgono la propria missione formativa.

Per questo desidero incontrare a Roma tutti voi che, a vario titolo, operate nel campo dell’educazione a tutti i livelli disciplinari e della ricerca. Vi invito a promuovere insieme e attivare, attraverso un comune patto educativo, quelle dinamiche che danno un senso alla storia e la trasformano in modo positivo. Insieme a voi, faccio appello a personalità pubbliche che a livello mondiale occupano posti di responsabilità e hanno a cuore il futuro delle nuove generazioni. Ho fiducia che accoglieranno il mio invito. E faccio appello anche a voi giovani a partecipare all’incontro e a sentire tutta la responsabilità nel costruire un mondo migliore. L’appuntamento è per il giorno 14 maggio 2020 a Roma, nell’Aula Paolo VI in Vaticano. Una serie di seminari tematici, in diverse istituzioni, accompagnerà la preparazione dell’evento.

Cerchiamo insieme di trovare soluzioni, avviare processi di trasformazione senza paura e guardare al futuro con speranza. Invito ciascuno ad essere protagonista di questa alleanza, facendosi carico di un impegno personale e comunitario per coltivare insieme il sogno di un umanesimo solidale, rispondente alle attese dell’uomo e al disegno di Dio.

Vi aspetto e fin d’ora vi saluto e benedico.

Dal Vaticano, 12 settembre 2019

Il Videomessaggio del 15 ottobre 2020

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