In occasione della Giornata mondiale della pesca 2025 l’Apostolato del Mare italiano ha organizzato momenti di riflessione e di preghiera a Lipari. Il suggestivo scenario delle Eolie ha consentito di approfondire, venerdì 21 e sabato 22 novembre, il valore del lavoro dei pescatori sotto diversi punti di vista. Si è parlato del tema dello stato di saluto della pesca alle Isole – che si caratterizzano per la Piccola Pesca, che oggi soffre di ricambio generazionale e di normative vissute come vessatorie e incapaci di intercettare i veri problemi delle famiglie – mettendo in rilievo problemi e prospettive; sono intervenuti politici e responsabili di associazioni di categoria e di cooperative. Si è potuta conoscere anche la biodiversità del pescato eoliano e presentarne il valore nutrizionale per un’appropriata alimentazione. Ai lavori è intervenuta da remoto suor Alessandra Smerilli, segretaria del Dicastero per il Servizio dello sviluppo umano integrale, per presentare il recente chirografo di papa Leone XIV, che il 13 novembre 2025 ha istituito la persona giuridica dell’Apostolato del Mare come organo centrale di coordinamento per l’assistenza pastorale ai marittimi. È seguito un dialogo fecondo tra i pescatori, introdotto dall’esperienza toccante di Pietro
Ricci e Carlo Di Domenico, provenienti dalla marineria di San Benedetto del Tronto: hanno raccontato l’iniziativa di pulizia del mare attraverso la pesca di plastica e le molteplici difficoltà cui è sottoposto il loro lavoro dal punto di vista normativo. La comunità delle Eolie conta 98 pescatori, con un calo significativo di imbarcazioni negli ultimi anni, favoriti da leggi che spingono alla rottamazione e che sembrano scoraggiare la pesca artigianale.
Un importante contributo è stato offerto dal sindaco Riccardo Gullo, dall’arcivescovo di Messina mons. Giovanni Accolla e dal vescovo emerito di Mazara del Vallo mons. Domenico Mogavero. La comunità locale si è poi raccolta in preghiera con i pescatori, con la benedizione degli strumenti da pesca e la celebrazione della messa nella chiesa di san Giuseppe al Porto di Marina Corta. Le giornate eoliane hanno portato l’attenzione sulla Piccola Pesca, che rischia di finire trascurata dai legislatori, trattata più come un problema che una ricchezza e un valore aggiunto per il mercato ittico e per la ristorazione locale. Vale sempre la pena chiedersi, infatti, se il cibo è giusto, oltre che buono, ossia rispettoso del lavoro delle persone e remunerativo per chi fatica giorno e notte.
La cura per il lavoro dei Pescatori: custodire il mare
