In missione … perché “pazzi di Dio!”

Mancano due settimane al Santo Natale, e per le vie del centro si respira aria di festa. Poche le persone per strada a causa delle avverse condizioni meteo: chi è impegnato a fare acquisti, chi si affretta per tornare a casa, chi è assorto nei propri pensieri o impegnato con lo smartphone, e ovunque alberi scintillanti, decorazioni e tante luci colorate.  Eppure non lontano, in via Nino Bixio, una traversa perpendicolare al Viale San Martino, c’è una Luce “speciale” che illumina e riscalda, nonostante il maltempo e l’imbrunire della sera. E’ quella della “Irradiazione Evangelizzatrice”, che il gruppo Padre nostro … Padre di tutti ha deciso di proporre, in orario pomeridiano, con la Comunità delle Suore Ancelle Riparatrici, presso lo stesso Istituto. Un momento di Adorazione Eucaristica e missione territoriale per i passanti che si aggirano nell’area circostante e sul viale, con l’obiettivo di far splendere la Luce di Dio in ciascuno con la testimonianza. Una Luce che affascina, attrae, guida e scalda l’animo più degli addobbi, dei divertimenti, dei regali e delle prelibatezze gastronomiche. Una Luce che risplende sulle tenebre, capace di farci sperare in un mondo migliore e di farci vincere la rassegnazione e la disperazione, a causa della pandemia. È la Luce che si irradia nel SS. Sacramento dell’Altare, è la presenza di Gesù, che ci aspetta con tanta pazienza e infinito amore e desidera indicarci la vera essenza delle cose.

Ma cosa spinge alcuni “evangelizzatori” a scegliere un pomeriggio prefestivo, lasciare un luogo caldo e comodo come la propria casa, ignorare la  pioggia e il forte vento,   trascurare gli impegni privati e la possibilità di rilassarsi dopo una settimana di lavoro? La risposta è solo una: essere “pazzi” di Dio. È  Lui che infonde in noi quell’entusiasmo per uscire dai nostri sepolcri ad annunciare l’amore di Dio. Papa Francesco ci ricorda che “la prima motivazione per evangelizzare è l’amore di Gesù che abbiamo ricevuto”. Ed è bellissimo incontrare i nostri fratelli e le nostre sorelle per far conoscere loro il Suo amore e testimoniare la gioia di conoscerLo.  E come ogni missione, anche questa di sabato ha prodotto i suoi “piccoli miracoli”: persone che si fermano a pregare, che ti sorridono e ti ringraziano di cuore per aver trovato conforto in un momento di grande sofferenza e fragilità, che esprimono grande gioia nel ricevere e condividere parole di vita, ovvero le “caramelle di Dio”… Momenti di Luce e di Pace che continuano a brillare in noi, anche quando si torna a casa.

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