L’Arcivescovo presiede la Messa in Cena Domini

Giovedì santo 17 aprile 2025

Nel primo giorno del Triduo pasquale, il giovedì santo, nel quale vengono istituiti l’Eucaristia, il sacerdozio ministeriale e il precetto dell’amore la Chiesa fa memoria del sacrificio di Cristo.
Di grande forza i segni della liturgia del giovedì santo. Tra tutti, l’arcivescovo ha voluto cogliere quello della lavanda dei piedi, quale espressione della partecipazione della vita dell’uomo alla vita di Cristo, che “passa attraverso il servizio e insegna ad amare come Gesù ha amato”. Nella eloquenza di questo gesto “Gesù sconvolge e scandalizza. Il Signore lava via dai piedi dei discepoli il sudore e la sporcizia della vita quotidiana”. Il suo chinarsi esprime la sua identità: l’umiltà. Continua l’arcivescovo dicendo che Cristo Gesù “ci ha purificato dal puzzo della nostra superbia e dalla sporcizia del nostro egoismo, rendendoci capaci di accedere al convito dell’amore di Dio”.

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