Rubrica “Ecumenismo Quotidiano”

Rubrica mensile “Ecumenismo Quotidiano“, a cura dell’Ufficio per il Dialogo Ecumenico e Interreligioso.
Spunti di riflessione e azione.
Ottava uscita – Ottobre 2021

A scuola di nonviolenza attiva

 

  • SFIDE E OPPORTUNITÀ DEL NOSTRO TEMPO

Con la riapertura delle scuole per il nuovo anno scolastico, si ripropone all’attenzione il tema dell’educazione dei giovani al cambiamento e alla cittadinanza attiva. Primi interpellati sono la famiglia e la scuola, luoghi cruciali per mettere in atto le nuove forze costruttive, avviando processi di formazione umana e spirituale. Formazione che dovrà diventare permanete per arginare l’indifferenza che è peggio della violenza. Dall’indifferenza non puoi difenderti. Liliana SEGRE

 

  • CONOSCERE un fatto di cronaca.

In appoggio agli educatori, dal marzo 2019, è attivo l’OVID (Osservatorio Interreligioso sulle Violenze contro le Donne) da cui è partita l’iniziativa Il grande silenzio. Al progetto collaborano ventidue donne, una pluralità di appartenenze religiose e di pensiero. Dentro e fuori la scuola, organizzano incontri, attività di gruppo, fanno conoscere iniziative diverse, con lo scopo di promuovere la cultura della parità/reciprocità e del rispetto, espressioni fondamentali della nonviolenza attiva. Si tratta di percorsi specifici d’informazione e formazione orientati al tema delicato e sofferto della violenza sulle donne su cui, troppo spesso, cala il sipario della convenienza, della complicità e dell’intimidazione, responsabili di un grande silenzio.
Cfr. Blog, A scuola di parità.

 

  • RI-CONOSCERE guidati dallo Spirito.

Lampada del corpo è l’occhio; perciò se il tuo occhio è semplice, tutto il tuo corpo sarà luminoso; ma se il tuo occhio è cattivo, tutto il tuo corpo sarà tenebroso. Se dunque la luce che è in te è tenebra, quanto grande sarà la tenebra (Mt. 6,22-23).
Se è lo Spirito che ci dà la vita, lasciamoci guidare dallo Spirito. Non dobbiamo quindi più essere gonfi di orgoglio e provocarci a vicenda invidiandoci gli uni gli altri. Gal. 5, 24-26

 

  • AGIRE in amicizia, a servizio dell’unica Vigna del Signore.

Tutte le religioni insegnano e propongono cammini di accoglienza e compassione e condannano la violenza; di fatto, però, pregiudizi e strutture discriminanti resistono e alimentano la violenza fisica, sociale e culturale.
La nonviolenza attiva insegnata e vissuta dal Maestro Gesù cambia il modo di guardare e di ascoltare, mette in atto le forze positive delle persone, in particolare nell’affrontare gli inevitabili conflitti.
La nonviolenza attiva trova la sua naturale palestra nelle relazioni più prossime e comincia dal linguaggio.
Un linguaggio non violento esprime quello che vogliamo anziché quello che non vogliamo, propone non esige, usa espressioni come: se puoi… se vuoi… mi farebbe piacere se… Proviamo, ciascuno, a farlo nostro.

 

  • PER ANDARE OLTRE. Sussidio “Rimanete nel mio amore”, p. 135-137

L’atteggiamento di rimanere in Gesù mi porta anche a un’ultima considerazione. Il punto di riferimento non sono io, con le mie idee, la mia vita, le mie convinzioni,  altrimenti Gesù mi avrebbe esortato a rimanere in me stesso. Il punto di riferimento è Gesù, con tutto quello che lui ha fatto, ha detto e ha donato. Io sono invitato a lasciarmi formare da questo, a lasciarmi vitalizzare, arricchire, affinando la capacità di scorgere chi come me rimane in Cristo. Queste parole scelte per la comunità dei cristiani, è per me un invito pressante a guardare a tutti i cristiani non tanto per trovare chi è unito allo stesso modo mio a Cristo, quanto per gioire assieme a tutti coloro che rimangono in Cristo, ognuno nella loro particolarità, e per scoprire la ricchezza che proviene (frutto) dal loro rimanere in Cristo.

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