Testimoni di speranza, protagonisti di un futuro che è già oggi, speciali perché unici e irripetibili e per questo cari al Signore: per le alunne e gli alunni della scuola messinese la messa d’inaugurazione dell’anno scolastico è un momento per ritrovarsi e condividere, nella preghiera semplice, il valore di crescere insieme acquisendo saperi, ma soprattutto la bellezza del dialogo e dell’ascolto reciproco. Cattedrale gremita per il tradizionale momento organizzato dagli uffici diocesani “Insegnanti di religione e pastorale scolastica” e “Comunicazioni sociali”, tanto caro all’arcivescovo Giovanni Accolla che ha riposto nei giovani la testimonianza viva del sogno di Dio; una certezza incoraggiante che il presule ha già avuto modo di sperimentare nel primo anno della sua visita pastorale, visitando le scuole del territorio cittadino e provinciale. Attenti e desiderosi di stupire e lasciarsi stupire, i ragazzi degli Istituti comprensivi e superiori accompagnati da docenti e dirigenti non si sono tirati indietro dinanzi alla simpatica chiacchierata che l’arcivescovo ha intavolato con loro durante l’omelia: “Ognuno di voi è importantissimo per Dio e per la comunità nella quale vivete, sempre più bisognosa di amore”, ha detto mons. Accolla esortandoli a “vivere la scuola come tempo speciale di crescita, un grande laboratorio di fraternità e partecipazione”. Un cammino quotidiano non privo di fatiche quello intrapreso, che nel corso dell’anno scolastico si arricchisce di esperienze sempre nuove e stimolanti, grazie alle quali i giovani imparano a conoscere meglio se stessi: lo ha ricordato nel saluto iniziale padre Giovanni Pelleriti, docente dell’Istituto nautico Caio Duilio, che ha concelebrato insieme al confratello Giò Tavilla direttore dell’Ufficio diocesano per le comunicazioni sociali e docente nei licei classici La Farina e Maurolico e al diacono Nino Andriolo, direttore dell’Ufficio diocesano di pastorale scolastica; insieme ai tanti colleghi laici e religiosi, ogni giorno fra i banchi di scuola testimoniano il valore di una missione, quella dell’insegnante di religione chiamato a dialogare con gli alunni sulla fede e sulle tante questioni esistenziali. Grande l’impegno con cui le scuole hanno preparato la celebrazione: dal servizio all’altare curato dai ministranti del Collegio S. Ignazio coordinati dal prof. Giacomo Sorrenti e i canti eseguiti dal coro diretto dalla maestra Ambra Crisafulli, alle letture e alla preghiera dei fedeli affidate alle alunne e agli alunni dei licei Ainis e Bisazza. Tra le intenzioni offerte quella per docenti e dirigenti, chiamati a prendere decisioni di responsabilità per il bene delle comunità scolastiche e per i giovani tutti, perché trovino sempre la forza di abbattere le barriere dell’incomprensione e dell’intolleranza.