Omelia nella solennità della Beata Vergine Maria Assunta – Messa vespertina nella vigilia

14-08-2023

Solennità della Beata Vergine Maria Assunta

(Messa vespertina nella vigilia)

 

OMELIA DELL’ARCIVESCOVO MONS. GIOVANNI ACCOLLA

Piazza Castronovo – Messina, 14 agosto 2023

 

Tota pulchra es, Maria. Et macula originalis non est in te. 
Tu gloria Ierusalem, tu laetitia Israel,
tu honorificentia populi nostri, tu advocata peccatorum.

O Maria. Virgo prudentissima, mater clementissima.
Ora pro nobis, intercede pro nobis
ad Dominum Iesum Christum.

Tutta bella sei, Maria, e il peccato originale non è in te. Tu gloria di Gerusalemme, tu letizia d’Israele, tu onore del nostro popolo, tu avvocata dei peccatori.

O Maria! Vergine prudentissima, Madre clementissima. Prega per noi, intercedi per noi presso il Signore Gesù Cristo.

Gentili Autorità civili e militari, Reverendi Presbiteri, Diaconi, Ministranti, Popolo tutto santo di Dio,

come ogni anno, nel giorno vigiliare della Madonna Assunta, siamo qui riuniti in Piazza Castronovo per dare inizio ai solenni festeggiamenti in onore della Vergine Maria Assunta in cielo.

Un particolare pensiero e ricordo nella preghiera va a Mons. Vincenzo D’Arrigo, che per molti anni si è fatto carico dell’organizzazione di questa festa, curandola con generosità e zelo.

Per la città di Messina, a coronamento della festa della Madonna della Lettera, è questo un momento importante della tradizione civile e religiosa, un momento identitario dei nostri concittadini, un momento di particolare gioia.

Questa sera abbiamo messo tutto da parte per benedire ed onorare la Vergine Maria, alla presenza di Gesù Eucarestia, celebrando la Santa Messa. Lei, che con il suo umile “sì” ha accolto la volontà di Dio, è il segno della presenza di Gesù: lo ha generato al mondo, lo ha custodito nel silenzio (“custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore” Lc 2,19), lo ha indicato presente nel mondo quale Signore e Salvatore, lo ha accompagnato dalla Galilea fino al Calvario e oggi lo contempla nei cieli, dove, come Madre e Regina, ha preceduto ognuno di noi, perché un giorno, beati, possiamo vivere nell’eternità alla presenza del Signore. 

Con la preghiera della colletta abbiamo così invocato: “O Dio, che volgendo lo sguardo all’umiltà della beata Vergine Maria l’hai innalzata alla sublime dignità di Madre del tuo Figlio unigenito fatto uomo e oggi l’hai coronata di gloria incomparabile, per sua intercessione fa’ che, salvati per il mistero della tua redenzione, possiamo essere da te innalzati alla gloria del cielo.”

Colei che è innalzata alla gloria del cielo e che intercede perché possiamo essere innalzati anche noi è “la tutta bella”.

Ci domandiamo perché, ci domandiamo come. Perché – donna di fede – ci ha donato Gesù; perché ha accolto con umiltà la chiamata da parte di Dio, pronunciando immediatamente il suo “sì” e traducendo in carità il suo servizio nei confronti della cugina Elisabetta.

Chiediamo al Signore di illuminare la nostra mente e il nostro cuore per imitarne l’esempio e ottenere così di poterLa contemplare in cielo con il suo Figlio.

Contemplando la “bellezza di Maria”, siamo particolarmente indotti a contemplare la bellezza del creato, la bellezza di ognuno dei nostri fratelli, siamo chiamati ad essere strumenti preziosi dell’amore di Dio per curare e custodire quanto Egli ci ha donato.

Il nostro ambiente soffre le violenze che trovano la loro fonte nella cultura “imperialista” del capitalismo o dell’espansionismo, occidentale o orientale, nella cultura del dominio o delle sopraffazioni che spesso vengono celebrate nelle micro o macro realtà, nella vita personale, nelle famiglie, nelle città o nel rapporto tra le nazioni, allargandosi nei continenti.

Troppe e rapide le guerre, troppi gli incendi, troppi i mutamenti climatici, troppe le persone che fuggono dai loro paesi mettendo a rischio la propria vita; poche le azioni di prevenzione, lenti gli interventi di tutela, a volte inesistenti le voci libere e profetiche che informano ed educano i giovani all’assunzione di responsabilità. La carità non fa discorsi, si vede nella fraternità, partecipando i doni della propria vita ai fratelli che sono nel bisogno.

Il Santo Padre, in occasione della recente Giornata Mondiale della Gioventù, ha voluto richiamare – ponendo la Vergine Maria come modello – l’urgenza di mettersi in ascolto della voce dello Spirito e il valore della risposta pronta e generosa, spronandoci ad elevare nella carità la gioia del servizio umile e discreto e ad innalzare la forza della testimonianza come gesto concreto di evangelizzazione.

Penso che la strada sia indicata ed anche già tracciata! Sta a noi uscire dalla cultura delle deleghe e assumere con “sapienza” evangelica l’impegno a cambiare rotta, ognuno nel suo ruolo e con le proprie risorse.

In questo giorno dell’Assunta, con le parole del canto che ho voluto citare, invochiamo la sua intercessione presso il Signore Gesù per tutte le persone care che sono nel bisogno: ammalati, carcerati, profughi, poveri e per coloro che sono travagliati nella vita spirituale.

Auguro alla Comunità diocesana e a tutti i Messinesi, per questo giorno di metà agosto, una santa festa di speranza ricca di vita nuova nella fede e di rinascita per la nostra città.

Viva Maria!

 

condividi su