Un sabato speciale, in piena atmosfera natalizia, quello vissuto il 10 dicembre da molti giovani sia nella Basilica Cattedrale della città che in piazza, nell’ambito del progetto “Una stella nella notte”, concepito da mons. Giuseppe La Speme, delegato arcivescovile per la Cattedrale e portato avanti con la collaborazione del gruppo “Padre nostro … Padre di tutti”.
Il fine è quello di offrire alla cittadinanza l’opportunità di vivere un’esperienza di spiritualità, in tarda serata, nel cuore della movida, in un contesto particolarmente suggestivo, qual è quello della Basilica, con il Cristo Pantocratore che, nel suo splendore, cattura lo sguardo e il cuore di ogni visitatore.
Numerosi i giovani, anche stranieri, invitati ad entrare in chiesa da coppie di “evangelizzatori” che attraverso una “Caramella di Dio”, ossia un rotolino di carta contenente un messaggio di gioia e di speranza, veicolato dalle parole di un Santo o della Sacra Scrittura, sono riusciti ad instaurare un dialogo, incentrato sull’amore e sulla tenerezza di Dio, a prestare ascolto alle esigenze dei loro interlocutori: chi si dichiarava credente e praticante, chi ateo, chi manifestava la propria sete di conoscere, approfondire, capire, chi desiderava confrontarsi e chiedere sostegno nella preghiera.
Inoltre, i fedeli entrati in Cattedrale, attraverso un maxi schermo hanno avuto la possibilità di fruire di una proiezione video che, tramite immagini particolarmente toccanti e molti pensieri di Papa Francesco e di uomini e donne che hanno fatto della loro vita un dono per gli altri, è riuscita a raggiungere i cuori, facendo percepire come dare senso al Natale, festa di gioia, di luce, di speranza, grazie ad un Dio fattosi carne, solo per amore dell’umanità. Inoltre, chi ha voluto, ha potuto leggere liberamente dei brani della Sacra Scrittura, posta su un leggìo nei pressi della Cappella del Crocifisso, e scrivere una preghiera su un quadernetto, collocato nei pressi dell’altare del SS. Sacramento.
Sublime il sottofondo musicale che, insieme alle luci soffuse, ha contribuito a creare un clima idoneo alla riflessione e alla preghiera. Una grande, indicibile gioia in noi, nel vedere tanti giovani che, digiuni della Parola di Dio, seduti sui gradini esterni alla cattedrale, ascoltavano meravigliati la Parabola del Padre Misericordioso o un gruppetto di egiziani cattolici che, di solito emarginati, hanno potuto esprimersi e comprendere, con l’ausilio del traduttore Google, quanto dicevano le coppie.
Infine, tutti i presenti, soddisfatti dell’iniziativa e grati per quanto ricevuto, non potevano far altro che chiedere del prossimo appuntamento.
Sono i frutti della missione, evidenza della presenza di Dio nella nostra vita.
A tutta la comunità diocesana è lasciato l’impegno di perseverare nell’annuncio gioioso e coraggioso, per vivere sempre meglio il Santo Natale, perché, come dice Papa Francesco, dove nasce Dio, nascono la speranza, la pace e non c’è più posto per l’odio e per la guerra.