XXI Giornata del dialogo cristiano-islamico

Anche quest’anno, in occasione della Giornata del dialogo cristiano-islamico, giunta alla XXI edizione, l’Arcidiocesi organizza un incontro di formazione e di condivisione per rilanciare l’impegno che la Chiesa Cattolica ha assunto con la celebrazione del Concilio Ecumenico Vaticano II e che ha ininterrottamente portato avanti fino ad oggi:

«La Chiesa guarda anche con stima i musulmani che adorano l’unico Dio, vivente e sussistente, misericordioso e onnipotente, creatore del cielo e della terra, che ha parlato agli uomini. Essi cercano di sottomettersi con tutto il cuore ai decreti di Dio anche nascosti, come vi si è sottomesso anche Abramo, a cui la fede islamica volentieri si riferisce. Benché essi non riconoscano Gesù come Dio, lo venerano tuttavia come profeta; onorano la sua madre vergine, Maria, e talvolta pure la invocano con devozione. Inoltre attendono il giorno del giudizio, quando Dio retribuirà tutti gli uomini risuscitati. Così pure hanno in stima la vita morale e rendono culto a Dio, soprattutto con la preghiera, le elemosine e il digiuno. Se, nel corso dei secoli, non pochi dissensi e inimicizie sono sorte tra cristiani e musulmani, il sacro Concilio esorta tutti a dimenticare il passato e a esercitare sinceramente la mutua comprensione, nonché a difendere e promuovere insieme per tutti gli uomini la giustizia sociale, i valori morali, la pace e la libertà» (Nostra Aetate, 3).

L’incontro, in pieno “stile sinodale”, è promosso dall’Ufficio per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso e dall’Ufficio Migrantes, in collaborazione con la Comunità islamica di Messina.

Il tema scelto riguarda “Il destino dei giusti” e sarà trattato dal Signor Mohamed Refaat, presidente del Centro Islamico Culturale di Messina, e da Monsignor Giuseppe Costa, docente ordinario di Sacra Scrittura presso l’Istituto Teologico San Tommaso di Messina.

La tavola rotonda avrà luogo sabato 29 Ottobre p.v., alle ore 16.00, nella centralissima chiesa di Sant’Elia; sarebbe bello se ogni Parrocchia, Istituto Religioso e Aggregazione laicale inviasse a questo appuntamento diocesano almeno un rappresentante, che potrà poi riportare in comunità l’esperienza vissuta, arricchendo il cammino sinodale che si sta vivendo.

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