XXXI Giornata Mondiale del Malato

La malattia fa parte della nostra esperienza umana, attraverso l’esperienza della fragilità e della malattia possiamo imparare a camminare insieme secondo lo stile di Dio, che è vicinanza, compassione e tenerezza.

Non siamo mai pronti per la malattia, spesso nemmeno per ammettere l’avanzare dell’età. Per la fragilità non c’è spazio. E così il male, quando irrompe e ci assale, ci lascia a terra tramortiti. Può accadere, allora, che gli altri ci abbandonino, o che paia a noi di doverli abbandonare, per non sentirci un peso nei loro confronti. Così inizia la solitudine, e ci avvelena il senso amaro di un’ingiustizia per cui sembra chiudersi anche il Cielo. Fatichiamo infatti a rimanere in pace con Dio, quando si rovina il rapporto con gli altri e con noi stessi. Ecco perché è così importante, anche riguardo alla malattia, che la Chiesa intera si misuri con l’esempio evangelico del buon samaritano, per diventare un valido “ospedale da campo”: la sua missione, infatti, particolarmente nelle circostanze storiche che attraversiamo, si esprime nell’esercizio della cura. Tutti siamo fragili e vulnerabili; tutti abbiamo bisogno di quell’attenzione compassionevole che sa fermarsi, avvicinarsi, curare e sollevare. La condizione degli infermi è quindi un appello che interrompe l’indifferenza e frena il passo di chi avanza come se non avesse sorelle e fratelli. La Giornata Mondiale del Malato, non invita soltanto alla preghiera e alla prossimità verso i sofferenti; essa, nello stesso tempo, mira a sensibilizzare il popolo di Dio, le istituzioni sanitarie e la società civile a un nuovo modo di avanzare insieme (Dal Messaggio del Santo Padre Francesco per la XXXI Giornata Mondiale del Malato, «Abbi cura di lui». La compassione come esercizio sinodale di guarigione).

La Chiesa di Messina – Lipari – Santa Lucia del Mela è sempre stata, è, e sarà vicina a chi soffre, ci viene sottolineato dal nostro Pastore. L’Arcivescovo, Mons. Giovanni Accolla, ci sprona in tal senso, come comunità in cammino, a chi si prende cura della fragilità, della malattia in famiglia, negli ospedali, nelle case di cura e di riposo, con il lavoro, la ricerca, il volontariato, le associazioni con i sacerdoti, i diaconi, i religiosi e le religiose, con chi è di buona volontà; a chi è impegnato a tessere legami personali, ecclesiali e civili di fraternità.

Le persone malate sono al centro del popolo di Dio, presenti nelle comunità che nel giorno del Signore si riuniscono attorno alla mensa dell’Eucarestia, Gesù che prenderà le nostre mani i nostri piedi per raggiungere chi è infermo per fare famiglia che avanza insieme come profezia di un’umanità in cui ciascuno è prezioso e nessuno è da scartare.

Incontri organizzati dalla Pastorale della Salute in occasione della XXXI Giornata Mondiale del Malato

  • 13 febbraio
    Ore 17,00     Ospedale Policlinico di Messina (Cappella centrale)
  • 20 febbraio
    Ore 17,00     Ospedale di Milazzo e Barcellona (Aula magna dell’Ospedale di Milazzo)
  • 27 febbraio
    Ore 10,30     Ospedale di Lipari
  • 15 marzo
    Ore 17,00     Ospedale Piemonte Messina (Cappella centrale)
  • 21 marzo
    Ore 17,00     Ospedale Papardo di Messina (Aula Magna)
  • 28 marzo
    Ore 17,00     Ospedale di Taormina

 Programma:
“Una comunità che si fa carico del malato è sanata e sanante”

1) Liturgia della Parola
(Lettura da parte di un diacono/ministro straordinario della Comunione/volontario) del brano di Vangelo tratto dalla scheda teologica della XXXI Giornata MM.

2) Intervento dell’Arcivescovo: La fede di una Comunità che si fa carico del Malato.

3) Intervento del Cappellano/Parroco:
Assistenza spirituale e azione pastorale. Dialogo tra strutture sanitarie e volontariato.

4) Intervento del Volontariato:
Costruire rete “sanitaria” di solidarietà in cui il malato non si senta abbandonato quando viene dimesso dalla struttura sanitaria.

5) Conclusione: Preghiera della XXXI GMM.

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