Lo scorso 18 aprile l’arcidiocesi ha vissuto una giornata di formazione dedicata – al mattino in Seminario – al clero e il pomeriggio alle realtà laicali. Su invito dell’arcivescovo mons. Accolla, ha
tenuto la riflessione in entrambi i momenti sr. Alessandra Smerilli, segretario del dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale.
A far da sfondo ai due momenti è stato il tema: “La Chiesa di fronte alle sfide del mondo contemporaneo”. Significativa la partecipazione del clero che ha ascoltato le sollecitazioni della relatrice e ha dialogato con lei in assemblea.
Ampia la partecipazione dei laici – presenti anche i sacerdoti direttori dell’ufficio per la pastorale sociale e il lavoro, delle comunicazioni sociali e della pastorale universitaria – e di una rappresentanza di religiose che hanno gremito nel pomeriggio l’aula magna dell’università. Dopo le parole introduttive dell’arcivescovo e il saluto del prorettore vicario prof. Giuseppe Giordano, sr. Alessandra Smerilli ha preso la parola con tono colloquiale affrontando temi di alto spessore e di interesse collettivo, particolarmente posti al centro della riflessione attuale dal magistero di Papa Francesco.
Traendo spunto dal concetto di economia, secondo il suo significato etimologico, sr. Smerilli ha aperto tante finestre sulla realtà attuale, esortando a guardare il mondo che si schiude con “nuove lenti” per poter contribuire a realizzare un cambiamento necessario ed improrogabile. Invitando, dunque, ad entrare dentro la macro area della ecologia integrale, ha evidenziato il “pensiero della complessità” – precedentemente accennato dal prorettore Giordano – che si pone strumento insostituibile perché ogni uomo prenda coscienza di essere parte di un tutto più grande, consapevolezza che apre al riconoscimento del senso del limite di fronte alla veloce innovazione tecnica che non rispetta adeguatamente lo sviluppo dell’uomo e alla responsabilità nelle scelte che muovono le azioni da porre in essere, guardando la bene globale. Esortando fortemente ad uscire fuori da ogni logica individuale, ha proposto il concetto di cura, il sapersi prendere cura gli uni degli altri e della casa comune, sulla scia della Laudato si’ e della Laudate Deum… e, a sintesi dei pensieri offerti, ha citato Papa Paolo VI, il quale già nel 1970 in occasione del 25° anniversario
della FAO anticipava con parole profetiche affermando che «tutto è organicamente inglobato, ed è necessario che Voi facciate attenzione alle conseguenze su vasta scala che ogni intervento umano introduce nell’equilibrio della natura».