Rubrica mensile “Ecumenismo Quotidiano“, a cura dell’Ufficio per il Dialogo Ecumenico e Interreligioso.
Spunti di riflessione e azione.
Quattordicesima uscita – Maggio 2022
Reciprocità: il ritmo della vita in relazione
- SFIDE E OPPORTUNITÀ DEL NOSTRO TEMPO
A saperle decifrare, le concrete situazioni, le reali possibilità, individuali, sociali e culturali, continuano a raggiungerci come ripetuti appelli a trovare insieme il ritmo della reciprocità e quindi delle relazioni autentiche. Nei diversi luoghi della vita, resta fondamentale l’accoglienza reciproca: l’attenzione a dare e ricevere, donare e restituire. È questo il proprium della famiglia soprattutto, data la sua essenziale capacità di creare legami all’interno e all’esterno, vivendo gesti quotidiani di cura reciproca. Oggi, per tutti, diventa rinnovata opportunità di limitare il rischio di isolamento e difesa, che la lunga esperienza del COVID e della guerra sta alimentando.
- CONOSCERE un fatto di cronaca.
Già da qualche tempo, una famiglia di Castenovo di Sotto (RE), che ai tempi del disastro di Chernobyl si era impegnata nell’accoglienza estiva dei bambini bielorussi, ha accolto i familiari della badante ucraina arrivata nel paese in precedenza. Il marito della giovane badante, due figlie e tre nipoti sono fuggiti dalla guerra, hanno lasciato il disastro di Stariokostajantyniv e ora condividono l’abitazione della signora anziana assistita; insieme cercano e creano nuovi equilibri di vita, dentro una quotidianità certamente impegnativa, ma serenamente condivisibile, sia per l’anziana che si sente curata e chiamata da tutti nonna, sia per gli esuli, adulti e bambini, per cui la testimonianza di sincera umanità nutre la speranza di poter tornare in patria. L’esperienza di questa famiglia allargata ha attirato l’attenzione della cittadina Castenovo di Sotto, che ha attivato una più vasta rete di solidarietà concreta.
RI-CONOSCERE guidati dallo Spirito di vivere dignitosamente. Salmo127, 1-3
1 Se il Signore non costruisce la casa,/invano vi faticano i costruttori.
Se il Signore non custodisce la città,/invano veglia il custode.
2 Invano vi alzate di buon mattino,/tardi andate a riposare
e mangiate pane di sudore:/il Signore ne darà ai suoi amici nel sonno.
3 Ecco, dono del Signore sono i figli,/è sua grazia il frutto del grembo.
AGIRE in amicizia, a servizio della nostra comune umanità.
Come posso/possiamo maturare il ritmo della reciprocità ? Con chi mi/ci è possibile condividere la presa in carico della vita concreta delle famiglie come punto forte del cammino ecclesiale e quindi ecumenico?
PER ANDARE OLTRE. Cfr. Sussidio “Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani”. Camminiamo, famiglie, p. 98-99
Le famiglie fanno parte del popolo di Dio, per cui la loro realtà e le loro vicende quotidiane non sono estranee ma sono materia nobile della vita dei discepoli, della riflessione teologica, delle scelte di chi ha ruoli di responsabilità in una comunità. Nei racconti evangelici emerge che Gesù entra spesso nelle case, si ferma, incontra, condivide la mensa e le preoccupazioni di chi vi è attorno.(…)
Nell’esortazione “Amoris laetitia” sull’amore in famiglia, oltre all’invito a riflettere ulteriormente sull’azione della grazia nel rito nuziale e all’affermazione della necessità di tener conto che durante una celebrazione del matrimonio possono essere presenti invitati appartenenti ad altre confessioni cristiane, viene indicata anche la realtà dei matrimoni misti. Quest’ultimo tema, di cui viene affermato che può contribuire al Movimento ecumenico, è affrontato secondo l’angolatura specifica della distanza tra la relazione vissuta tra due battezzati in famiglia e la comunione eucaristica, del fatto che una coppia di battezzati che condivide ogni giorno la tavola non possa condividere la mensa eucaristica. Lo sguardo rivolto alle relazioni familiari, alla realtà dei legami e ai vissuti dei discepoli non può non interpellare la riflessione teologica e l’ascolto della Parola di Dio per chiedersi ancora quale passo sia possibile in queste situazioni.