“Sentinelle nella notte”: Festa dell’Annuncio

Nell’Ascensione, Gesù prima di lasciare questa terra e tornare al Padre ha affidato ai suoi discepoli la missione di dare l’Annuncio della Buona Novella e ha indicato la strada per trovare Dio: cercare prima di ogni altra cosa ciò che è veramente necessario, ovvero l’Essenziale.

Un invito rivolto a tutti affinché ognuno si arrenda all’Amore Misericordioso di Dio e testimoni la propria fede.  Lo stesso invito si è ripetuto sabato 28 maggio, vigilia dell’Ascensione, quando le porte della Basilica Cattedrale di Messina alle ore 21,30 sono state aperte per accogliere la Festa dell’Annuncio, evento che rientra nell’ambito del progetto pastorale “Sentinelle nella notte”, realizzato da diversi Uffici e Organismi della nostra Arcidiocesi (l’Ufficio Liturgico, l’Ufficio Migrantes, l’Ufficio Missionario, la Pastorale Giovanile, il Seminario Arcivescovile e l’USMI).

Dopo un’interruzione di tre anni, a causa della pandemia, la nostra città ha potuto vivere un’esperienza forte di preghiera ed evangelizzazione. La serata, che si è aperta con un emozionante momento di preghiera comunitaria, ha visto la presenza di tanta gente che ha avuto la possibilità di effettuare un percorso spirituale personale, attraverso luoghi evocativi della propria fede chiamati “pozzi” (Accoglienza, Battesimo, Parola, Preghiera, Riconciliazione, Condivisione, Annuncio).

Percorrendo queste sorgenti di vita religiosa e di rinascita, e compiendo semplici gesti ma molto significativi, tante persone hanno potuto, passo dopo passo, rinnovare il proprio Battesimo e confermare la propria fede,  leggere e meditare una pagina della Bibbia, pregare ed  allontanare il cuore da tutto ciò che separa da Dio grazie alla Confessione e alla disponibilità di alcuni sacerdoti, condividere riflessioni personali sul percorso fatto,  testimoniare e annunciare con gioia che Dio è infinito Amore. Una bella esperienza di crescita, di preghiera e di fraternità nella confusione del sabato sera, proprio nel cuore della Città, dove, soprattutto i più giovani, non hanno voglia di mettersi a parlare di Dio, preferendo lo stordimento di musica ed alcool. Ed invece questa Festa ha offerto un’alternativa per gioire in pienezza alla presenza di Gesù, ha trasmesso la gioia di stare insieme, di assaporare il silenzio e poter ascoltare la voce di Dio nel profondo del proprio cuore; un incontro semplice e luminoso capace di colmare quel grande vuoto che nessuno è riuscito a riempire e di far riscoprire la bellezza della fede a tante persone, da tempo allontanatesi dalla spiritualità. Dio, ancora una volta, ha compiuto segni straordinari nella vita di ciascuno!

condividi su